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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    Barbara D. Miller, Antropologia culturale, a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2014 o edizioni successive.

    Adriano Favole, Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura, Utet 2018. 
  • Obiettivi formativi:
    Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la riflessione antropologica; acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione di valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale; osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali; pensare in modo libero da preconcetti e luoghi comuni, a beneficio delle situazioni professionali nell’ambito dei servizi sociali e del welfare; riflettere sulle attività espressive di un contesto culturale, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali. Tali obbiettivi verranno perseguiti di concerto con gli obbiettivi del corso di laurea. 
  • Prerequisiti:
    nessuno 
  • Metodi didattici:
    36 ore di lezioni frontali, studio autonomo. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Voto in trentesimi. Si accede alla prova orale riportando un voto di almeno 18/30 al test scritto (quiz con cinque domande a risposta chiusa). Il voto dello scritto potrà essere incrementato per un massimo di 6 punti in sede di esame orale. 
  • Sostenibilità:
     

Il corso analizza la riflessione antropologica passando in rassegna le principali correnti di pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. Dopo una breve introduzione all’antropologia culturale come “discorso sull’alterità”, si illustreranno le tematiche della molteplicità (la differenza e la gerarchia), per poi passare ai temi fondamentali. Innanzitutto, le specificità metodologiche, ermeneutiche e deontologiche della ricerca antropologica (la ricerca etnografica; il terreno; metodologie di ricerca in trasformazione; dibattiti in corso). Poi, i sistemi economici (sussistenza; modelli di consumo; sistemi di scambio; globalizzazione e trasformazioni dei sistemi economici); la riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani (dinamiche riproduttive; cultura e fertilità; personalità e ciclo della vita); la malattia, il malessere e la cura (l’etnomedicina; gli approcci teorici; globalizzazione e cambiamento); la parentela e la vita familiare (costruzione culturale della parentela; gruppi familiari e vita domestica; trasformazioni dei sistemi di parentela); i gruppi e le stratificazioni sociali; i sistemi politici e giuridici (l’organizzazione politica e la leadership; l’ordine e il conflitto nelle società umane; le trasformazioni dei sistemi); la comunicazione (linguaggio, diversità e disuguaglianza); la religione (la prospettiva comparativa; religioni globali e varianti locali; le trasformazioni religiose); la cultura espressiva (arte, gioco, mito, rito, tradizione, tempo libero, cultura espressiva e cambiamento); i flussi e le migrazioni (le forme di movimento; i nuovi immigrati; politiche e progetti sulla migrazione nel mondo globalizzato); la cultura e lo sviluppo (definizioni e strategie; sviluppo, popoli indigeni e donne; problematiche interculturali urgenti); il valore antropologico ed educativo del decentramento come percorso di superamento dell’etnocentrismo.

Obiettivi formativi

Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la riflessione antropologica; acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione di valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale; osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali; pensare in modo libero da preconcetti e luoghi comuni, a beneficio delle situazioni professionali nell’ambito dei servizi sociali e del welfare; riflettere sulle attività espressive di un contesto culturale, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali. Tali obbiettivi verranno perseguiti di concerto con gli obbiettivi del corso di laurea.


Contenuti

Il corso analizza la riflessione antropologica passando in rassegna le principali correnti di pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. Dopo una breve introduzione all’antropologia culturale come “discorso sull’alterità”, si illustreranno le tematiche della molteplicità (la differenza e la gerarchia), per poi passare ai temi fondamentali. Innanzitutto, le specificità metodologiche, ermeneutiche e deontologiche della ricerca antropologica (la ricerca etnografica; il terreno; metodologie di ricerca in trasformazione; dibattiti in corso). Poi, i sistemi economici (sussistenza; modelli di consumo; sistemi di scambio; globalizzazione e trasformazioni dei sistemi economici); la riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani (dinamiche riproduttive; cultura e fertilità; personalità e ciclo della vita); la malattia, il malessere e la cura (l’etnomedicina; gli approcci teorici; globalizzazione e cambiamento); la parentela e la vita familiare (costruzione culturale della parentela; gruppi familiari e vita domestica; trasformazioni dei sistemi di parentela); i gruppi e le stratificazioni sociali; i sistemi politici e giuridici (l’organizzazione politica e la leadership; l’ordine e il conflitto nelle società umane; le trasformazioni dei sistemi); la comunicazione (linguaggio, diversità e disuguaglianza); la religione (la prospettiva comparativa; religioni globali e varianti locali; le trasformazioni religiose); la cultura espressiva (arte, gioco, mito, rito, tradizione, tempo libero, cultura espressiva e cambiamento); i flussi e le migrazioni (le forme di movimento; i nuovi immigrati; politiche e progetti sulla migrazione nel mondo globalizzato); la cultura e lo sviluppo (definizioni e strategie; sviluppo, popoli indigeni e donne; problematiche interculturali urgenti); il valore antropologico ed educativo del decentramento come percorso di superamento dell’etnocentrismo.



Materiale bibliografico

Barbara D. Miller, Antropologia culturale, a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2014 o edizioni successive.

Adriano Favole, Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura, Utet 2018.


Verifica finale: Voto in trentesimi. Si accede alla prova orale riportando un voto di almeno 18/30 al test scritto (quiz con cinque domande a risposta chiusa). Il voto dello scritto potrà essere incrementato per un massimo di 6 punti in sede di esame orale.

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