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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    Barbara D. Miller, Antropologia culturale, a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2019.

    Adriano Favole, Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura, Utet 2018.

    Lia Giancristofaro, Politiche dell’immateriale e professionalità demoetnoantropologica in Italia, Roma, Aracne, 2018. 
  • Obiettivi formativi:
    Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la riflessione antropologica; acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione di valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale; osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali; pensare in modo libero da preconcetti e luoghi comuni, a beneficio delle situazioni professionali nell’ambito dei servizi culturali; riflettere sulle attività espressive di un contesto culturale, esponendone le funzioni politiche, relazionali, ambientali e sociali. Tali obbiettivi verranno perseguiti di concerto con gli obbiettivi del corso di laurea. 
  • Prerequisiti:
    nessuno. 
  • Metodi didattici:
    Lezioni frontali (54 ore) corredate da seminari ed esercitazioni, cui si aggiungono circa 100 ore di studio autonomo. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Esame scritto ed orale, valutato in trentesimi, volto a verificare la capacità di esporre con chiarezza e autonomia di giudizio gli argomenti trattati durante il corso. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Le modalità e il programma d’esame sono uguali per frequentanti e non frequentanti.

    Gli studenti ERASMUS sono invitati a contattare il docente per il loro programma. 

Il corso analizza la riflessione antropologica passando in rassegna le principali correnti di pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. Dopo una breve introduzione all’antropologia culturale come “discorso sull’alterità”, si illustreranno le tematiche della molteplicità (la differenza e la gerarchia), per poi passare ai temi fondamentali. Innanzitutto, le specificità metodologiche, ermeneutiche e deontologiche della ricerca antropologica (la ricerca etnografica; il terreno; metodologie di ricerca in trasformazione; dibattiti in corso). Poi, i sistemi economici (sussistenza; modelli di consumo; sistemi di scambio; globalizzazione e trasformazioni dei sistemi economici); la riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani (dinamiche riproduttive; cultura e fertilità; personalità e ciclo della vita); la malattia, il malessere e la cura (l’etnomedicina; gli approcci teorici; globalizzazione e cambiamento); la parentela e la vita familiare (costruzione culturale della parentela; gruppi familiari e vita domestica; trasformazioni dei sistemi di parentela); i gruppi e le stratificazioni sociali; i sistemi politici e giuridici (l’organizzazione politica e la leadership; l’ordine e il conflitto nelle società umane; le trasformazioni dei sistemi); la comunicazione (linguaggio, diversità e disuguaglianza); la religione (la prospettiva comparativa; religioni globali e varianti locali; le trasformazioni religiose); la cultura espressiva (arte, gioco, mito, rito, tradizione, tempo libero, cultura espressiva e cambiamento); i flussi e le migrazioni (le forme di movimento; i nuovi immigrati; politiche e progetti sulla migrazione nel mondo globalizzato); la cultura e lo sviluppo (definizioni e strategie; sviluppo, popoli indigeni e donne; problematiche interculturali urgenti); il valore antropologico ed educativo del decentramento come percorso di superamento dell’etnocentrismo; i processi di patrimonializzazione, il culto dell’heritage e l’enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato; il concetto di patrimonio culturale e il suo inquadramento politico-istituzionale; le nuove cornici normative e operative che indicano alle cosiddette “comunità di eredità” l’opportunità di realizzare, con operatori qualificati, un percorso di analisi partecipativa delle tradizioni e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale.

Obiettivi formativi

Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la riflessione antropologica; acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione di valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale; osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali; pensare in modo libero da preconcetti e luoghi comuni, a beneficio delle situazioni professionali nell’ambito dei servizi culturali; riflettere sulle attività espressive di un contesto culturale, esponendone le funzioni politiche, relazionali, ambientali e sociali. Tali obbiettivi verranno perseguiti di concerto con gli obbiettivi del corso di laurea.

Contenuti

Il corso analizza la riflessione antropologica passando in rassegna le principali correnti di pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. Dopo una breve introduzione all’antropologia culturale come “discorso sull’alterità”, si illustreranno le tematiche della molteplicità (la differenza e la gerarchia), per poi passare ai temi fondamentali. Innanzitutto, le specificità metodologiche, ermeneutiche e deontologiche della ricerca antropologica (la ricerca etnografica; il terreno; metodologie di ricerca in trasformazione; dibattiti in corso). Poi, i sistemi economici (sussistenza; modelli di consumo; sistemi di scambio; globalizzazione e trasformazioni dei sistemi economici); la riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani (dinamiche riproduttive; cultura e fertilità; personalità e ciclo della vita); la malattia, il malessere e la cura (l’etnomedicina; gli approcci teorici; globalizzazione e cambiamento); la parentela e la vita familiare (costruzione culturale della parentela; gruppi familiari e vita domestica; trasformazioni dei sistemi di parentela); i gruppi e le stratificazioni sociali; i sistemi politici e giuridici (l’organizzazione politica e la leadership; l’ordine e il conflitto nelle società umane; le trasformazioni dei sistemi); la comunicazione (linguaggio, diversità e disuguaglianza); la religione (la prospettiva comparativa; religioni globali e varianti locali; le trasformazioni religiose); la cultura espressiva (arte, gioco, mito, rito, tradizione, tempo libero, cultura espressiva e cambiamento); i flussi e le migrazioni (le forme di movimento; i nuovi immigrati; politiche e progetti sulla migrazione nel mondo globalizzato); la cultura e lo sviluppo (definizioni e strategie; sviluppo, popoli indigeni e donne; problematiche interculturali urgenti); il valore antropologico ed educativo del decentramento come percorso di superamento dell’etnocentrismo; i processi di patrimonializzazione, il culto dell’heritage e l’enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato; il concetto di patrimonio culturale e il suo inquadramento politico-istituzionale; le nuove cornici normative e operative che indicano alle cosiddette “comunità di eredità” l’opportunità di realizzare, con operatori qualificati, un percorso di analisi partecipativa delle tradizioni e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale.


Materiale bibliografico

Barbara D. Miller, Antropologia culturale, a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2019.

Adriano Favole, Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura, Utet 2018.

Lia Giancristofaro, Politiche dell’immateriale e professionalità demoetnoantropologica in Italia, Roma, Aracne, 2018.

Verifica finale

Esame scritto e orale, valutato in trentesimi, volto a verificare la capacità di esporre con chiarezza e autonomia di giudizio gli argomenti trattati durante il corso.

ATTENZIONE: Gli studenti del corso di Laurea Triennale in Lettere che intendono sostenere il presente esame per 6 CFU porteranno solo i seguenti testi:

Barbara D. Miller, Antropologia culturale, a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2019.

Adriano Favole, Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura, Utet 2018.

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