• Edizioni di altri A.A.:
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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    I frequentanti prepareranno l’esame sugli appunti e sui materiali distribuiti dal docente.
    I non frequentanti studieranno:
    - D. PIVA (a cura di), La responsabilità degli enti ex d.lgs. n. 231/2001 tra diritto e processo, Giappichelli, Torino, 2021, LIMITATAMENTE alle pagg. 37-102; 142-179; 214-247; 267-307; 351-377; 498-526; 533-541; 549-593; 760-800; 807-984.
    - C. TRABACE, Le procedure definitorie delle contravvenzioni antinfortunistiche e il rito de societate: due modelli all’insegna del favor reparationis, in Diritto della sicurezza sul lavoro, 2022, 1, pagg. 66-93.
    - F. TRAPELLA, Il procedimento. Un’analisi di sistema, in F. GIUNCHEDI (a cura di), Estinzione dei reati alimentari, Giappichelli, Torino, 2024, pagg. 81-120.
    - T. VITARELLI, “Obblighi” apicali e “oneri” metaindividuali in materia di sicurezza sul lavoro: intersezioni e differenze, in Archivio penale, 2023, 1, pagg. 1-21.
    Gli studenti Erasmus, indipendentemente dalla frequenza, prepareranno l’esame su:
    A. BERNASCONI, A. PRESUTTI, Manuale della responsabilità degli enti, Giuffré, Milano, 2018, LIMITATAMENTE alle pagg. 3-16; 41-52; 65-190.
    Concorderanno, poi, con il docente letture integrative a comparazione dell’assetto studiato sul manuale di riferimento e della normativa vigente nei rispettivi Paesi d’origine quanto a: 1) natura della responsabilità dell’ente; 2) strumenti di prevenzione dell’illecito connessi ad oneri organizzativi interni all’ente.
    Gli studenti che provengono da corsi di studio triennali diversi da quelli rientranti nella classe di laurea L-14 o da corsi di studio magistrale diversi dalla LMG/01 integreranno i rispettivi programmi con lo studio di R. BARTOLI, Introduzione al diritto penale tra violenza e costituzionalismo, Giappichelli, Torino, 2022 (120 pagine) o, in alternativa, frequentando le lezioni integrative organizzate dal docente per il recupero delle basi di diritto penale utili al corso. Gli studenti tenuti a questa integrazione, se non frequentanti, potranno limitarsi a preparare l’esame sui soli testi di D. PIVA e di F. TRAPELLA, omettendo gli altri consigliati. 
  • Obiettivi formativi:
    CONOSCENZE ACQUISITE – Al termine del corso lo studente avrà piena conoscenza degli strumenti di accertamento delle responsabilità penali e parapenali connesse all’esercizio dell’attività imprenditoriale e gravanti sull’ente e/o sull’imprenditore.
    ABILITÀ ACQUISITE – Lo studente sarà in grado di impiegare le conoscenze acquisite per la corretta organizzazione dell’attività imprenditoriale; in particolare, saprà cogliere il rischio, per l’ente e per la collettività, derivante da un’attività socialmente pericolosa e saprà adottare le strategie più opportune per prevenire la deriva criminale. Lo studente sarà in grado di collocare le conoscenze acquisite in ottica interdisciplinare. 
  • Prerequisiti:
    Conoscenze basilari di diritto penale (nozione di reato, principio di legalità penale, elementi costitutivi del reato) e di diritto commerciale (in particolare per ciò che riguarda la nozione di impresa).
    Gli studenti che provengono da corsi di laurea diversi da quelli delle classi L-14 e LMG/01 recupereranno le conoscenze pregresse con lo studio dei materiali integrativi indicati dal docente o con la frequenza di appositi incontri organizzati dalla Cattedra. 
  • Metodi didattici:
    Nelle complessive 48 ore di corso il docente alternerà lezioni frontali con incontri basati sul metodo del learning by doing, con il maggiore coinvolgimento degli studenti, impegnati nella soluzione di casi pratici e nella simulazione di attività di prevenzione dall’illecito e di accertamento processuale.
    In aggiunta è, poi, possibile la partecipazione degli studenti a convegni e a seminari di approfondimento tenuti da esperti e da docenti, anche stranieri. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    STUDENTI FREQUENTANTI – Prova scritta intermedia: domande a risposta breve (max. 10 righe), valida per il 30% del voto finale; presentazione delle linee guida utili alla redazione di un MOG, valida per il 15% del voto finale; simulazione processuale, valida per il 15% del voto finale; prova orale sulla parte rimanente del programma, valida per il 40% del voto finale. Il voto sarà assegnato in base 28 e potrà essere aumentato fino a 3 punti (raggiungendo, così, il punteggio massimo di 30 con lode) in base alla qualità della partecipazione attiva durante le lezioni.
    STUDENTI NON FREQUENTANTI – Tre domande orali sui contenuti del programma, salvo che l’esame si interrompa prima per grave impreparazione dello studente.
    STUDENTI ERASMUS (INDIPENDENTEMENTE DALLA FREQUENZA) – Prova scritta sul manuale consigliato: quindici domande a scelta multipla, valida per il 50% del voto finale; elaborato scritto con discussione orale sulla comparazione tra il sistema italiano e quello dei Paesi d’origine (valido per il restante 50% del voto finale).
    STUDENTI PROVENIENTI DA CORSI DI LAUREA DIVERSI DALLA L-14 O DALLA LMG/01 – Il voto finale (sia per i frequentanti, sia per i non frequentanti) terrà conto dell’acquisizione delle conoscenze di base secondo le modalità indicate nel syllabus. In ragione di ciò è possibile un aumento del punteggio finale fino a 3 punti in caso di assodata padronanza delle categorie generali della materia penale; il voto è diminuibile senza limiti nell’opposta ipotesi.
    Il docente non raccoglierà le firme di presenza; sarà lo studente a presentarsi come frequentante o meno in sede d’esame, tenendo conto della diversità dei programmi adottati. 
  • Sostenibilità:
    Il corso contribuisce a realizzare gli Obiettivi dell’Agenda 2030: 4 (Quality Education), 9 (Industry, innovation and infrastructures) e 16 (Peace, justice, strong institutions). 
  • Altre Informazioni:
    Il docente è sempre disponibile all’indirizzo francesco.trapella@unich.it.
    Il docente è disponibile a seguire studenti per la tesi di laurea magistrale in “Modelli organizzativi e responsabilità d’impresa”. La tesi sarà elaborata partendo da un quesito concordato con lo studente e se ne prefiggerà la risposta mediante lo studio della letteratura e della giurisprudenza; sarà particolarmente valorizzata l’esperienza dello studente eventualmente maturata durante tirocini e seminari professionalizzanti. 

Il corso intende offrire agli studenti una panoramica sugli strumenti di accertamento delle responsabilità (penali o parapenali) connesse all’attività d’impresa e sulle tutele che l’ordinamento riconosce all’ente e all’imprenditore, anche mediante l’accesso a strumenti riparatori. Più in particolare oggetto d’analisi sarà: 1) la disciplina del d.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli enti derivante da reato dell’apicale; 2) la disciplina della l. 283/1962 (recentemente innovata dalla riforma Cartabia), del d.lgs. 758/1994 e del d.lgs. 152/2006 per quel che riguarda l’estinzione di contravvenzioni legate all’attività d’impresa per condotte riparative; 3) l’insieme dei risvolti penali connessi agli obblighi organizzativi in tema di sicurezza sul lavoro.

Perché un corso sulla responsabilità d’impresa: (tanti) interrogativi e (poche) certezze nei sistemi delle responsabilità penali e parapenali legate all’attività d’impresa (2 ore).
Introduzione al d.lgs. 231/2001, ai suoi obiettivi e ai suoi contenuti. Un passo indietro: la gestazione del d.lgs. 231/2001. Precedenti a livello sovranazionale (europeo e nordamericano) (2 ore).
Natura della responsabilità dell’ente: il dibattito sulla sua qualificazione (penale o amministrativa); reato dell’apicale e illecito dell’ente: la nozione di “fatto” nel d.lgs. 231/2001; interesse e vantaggio nella sistematica del d.lgs. 231/2001 (2 ore).
Il MOG: nozione e funzione; le linee guida di Confindustria; la fraudolenta elusione del modello; il MOG post crimen patratum (2 ore).
L’OdV: nozione e funzione; composizione dell’organismo di vigilanza; l’OdV negli enti di piccole dimensioni; indipendenza e autonomia dell’OdV; rapporti tra l’OdV e RPC; whistleblowing (2 ore).
Le sanzioni dell’ente: pecuniarie e interdittive; il commissariamento dell’ente; gli strumenti di natura riparatoria: artt. 12 e 17 d.lgs. 231/2001 (2 ore).
Struttura del procedimento penale per le persone fisiche e per l’ente: analogie e differenze; il “simultaneus processus”; profili di parte statica e richiami alla normativa codicistica su soggetti, atti e prove (2 ore).
La materia cautelare: gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari; la particolare connotazione delle misure cautelari per l’ente in funzione degli obiettivi di giustizia riparativa del d.lgs. 231/2001; procedimento cautelare; cautele reali (4 ore).
Le indagini preliminari: iscrizione della notizia di reato, informazione di garanzia, rinvio ai principi e alle regole del codice di procedura penale, archiviazione e contestazione (2 ore).
Procedimenti speciali: accordi sulla pena, rito abbreviato, procedimento monitorio; la particolare questione dell’ente messo alla prova (2 ore).
Struttura della fase dibattimentale del processo agli enti (in particolare, la dichiarazione di apertura del dibattimento come sbarramento per alcune scelte di interesse per l’ente, il procedimento probatorio e la sentenza); cenni alle impugnazioni (2 ore).
Il sistema dell’estinzione delle contravvenzioni per condotte riparatorie: la disciplina giuslavoristica del d.lgs. 758/1994 (2 ore).
Istituti contigui: il T.U. ambientale e la l. 283/1962 come modificata dalla riforma Cartabia (2 ore).
Compatibilità dei meccanismi estintivi per condotte riparatorie con i principi costituzionali dell’accertamento penale, in particolare con l’obbligatorietà dell’azione penale e con la presunzione di non colpevolezza; analogie e differenze con il sistema del d.lgs. 231/2001 (2 ore).
La disciplina della sicurezza sul lavoro: risvolti penalistici; strumenti di prevenzione dell’illecito, in particolare il c.d. MOG81 (2 ore).
Simulazione processuale: sotto la costante guida del docente gli studenti, divisi in tre gruppi di lavoro (giudice, accusa, difesa) si affronteranno su un caso di responsabilità penale dell’imprenditore e di connessa responsabilità “231” dell’ente (16 ore).
È evidente che il programma per i frequentanti copre solo una parte dei temi assegnati ai non frequentanti e si prefigge, rispetto ad essa, un particolare approfondimento.

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